Secondo la scienza del mantra vi sono quattro tipi di onde sonore: onde
statiche, onde riverberanti, onde oscillanti ed onde trascendentali.
Il mantra “Om” produce tutte queste quattro onde: Om è la combinazione
di tre suoni “A” “U” “M”.
“A” crea le onde statiche - “U” le onde riverberanti - “M” le onde oscillanti.
La quarta onda, essendo trascendentale et oltre i
sensi dell’udito e della parola, viene creata meditando su “Om” nel centro
del cuore. Quando trascendete il modo sensoriale
esteriore, divenite consapevoli di onde aventi altra frequenza che non hanno
alcuna interruzione. Le onde ordinarie hanno un’interruzione. Quando
praticate il mantra “Om”, esso inizia e poi termina.
La fine e l’inizio sono i punti di arresto delle onde sonore. Ma quando
trascendete la mente, allora arrivate ad un’altra frequenza sonora che non ha
interruzione. Le prime tre onde sonore appartengono alle tre dimensioni della
coscienza umana e sono interconnesse.
“A” rappresenta lo stato di veglia o scienza
sensoriale, “U” rappresenta il sonno subconscio e “M” rappresenta il sonno profondo
o l’inconscio.
La quarta onda
rappresenta la dimensione illimitata della conoscenza che è oltre la mente et
i sensi. Quindi possiamo dire che “Om” ha quattro basi: il mondo sensoriale,
il mondo mentale, il mondo materiale e lo stato ultimo. Secondo i “Veda”, Om
è il primo e l’ultimo mantra. Esso non ha nome e forma et è considerato
essere la forza creatrice della mente universale. Il concetto di mente
universale è molto difficile per noi da comprendere. Nelle scritture viene
chiamata Hyranyagarbha, ed è simboleggiata da un uovo.
Nel centro di questo uovo vi è il punto ultimo dal
quale il suono scaturisce. “Nada” letteralmente significa suono, ma in questo
caso si riferisce al punto ultimo di risonanza. Questo punto è un punto
trascendentale dove “Om” si trova in forma immanifesta. Non vi è vibrazione,
non vi è ritmo, non vi sono onde: tutto sembra essere completamente
silenzioso e potenziale. Può essere immaginato come totale in natività. Ai
poli opposti di questo uovo universale vi sono le forze conosciute con spazio
e tempo.
Lo spazio è la forza d’energia positiva et il tempo è la forza d’energia
negativa.
Quando producete
il mantra “Om” con la bocca o lo recitate nel regno della vostra mente,
queste due forze psichiche raggiungono uno stato di polarità, cercano di
proiettarsi entrambe verso il centro del nucleo.
Quando avviene l’unione, vi è un’esplosione di
forza della quale risulta l’intera creazione universale. Quindi il mantra
“Om” rappresenta la forza creatrice, il centro in cui il tempo e lo spazio si
uniscono e dove l’infinito è spaccato in una moltitudine di infiniti. Il
mantra “Om” viene scritto in un modo particolare. Molti lo hanno inciso sui
loro medaglioni. Consiste di quattro curve, sopra le quali vi è una Luna
crescente con un Bindu o punto. Bindu è il centro o punto focale di “Om”.
Ogni curva
rappresenta l’infinito nei suoi differenti
aspetti di tempo, spazio, oggetto, e trascendenza. Quindi “Om” ha
entro se stesso l’altra forza conosciuta come “Prakriti” o natura, oltre che
la forza spirituale. Gli Yogi meditano su questo simbolo di “Om” in modo da
sviluppare le forze mentali e spirituali entro se stessi. Vi sono due
manifestazioni di quest’energia: una è appagamento che appartiene al piano
materiale, l’altra è trascendenza, appartenente al piano spirituale.
“Om” è un mantra molto potente per lo scopo della trascendenza.
Gayatri
“Om” è il primo mantra che è stato amplificato in modo dare forma a
Gayatri: le ventiquattro sillabe che compongono il Gayatri Mantra sono:
Om Bhur Bhuvah Svah Tat Savitur - Varenyam Bargho
Devasya Dhimahi - Dhiyo Yo Nah Prachodayat.
Dalle ventiquattro sillabe di Gayatri emanarono le scritture più
antiche conosciute dall’uomo: i “Veda”. Gayatri è il simbolo della conoscenza
spirituale nell’uomo. Questa conoscenza ha tre stadi: il momento in cui
sorge, il momento in cui è pienamente manifesta e il momento in cui entra
nella pace eterna. Il sole che sorge all’alba simboleggia la vita spirituale
et il sole che tramonta la sera simboleggia l’intera materia della
conoscenza. Quando non vi è sole, ne luce, questo rappresenta la notte buia
dell’Anima secondo la Bibbia,
o Shivaratri per gli Induisti, la notte buia di Shiva. Gayatri deve essere
praticata all’alba. Dopo degli anni può essere ripetuto mentalmente, ma
inizialmente deve essere ripetuto a voce alta. Essendo un mantra Vedico, la
sua ripetizione controllata da alcuni accenti, non come ripetete altri mantra
in sanscrito.
Secondo il
sistema Induista coloro che sono vegetariani puri, dovrebbero praticare il
Gayatri mantra con un mala di “Tulsi”, mentre i non vegetariani dovrebbero
praticarlo con il mala di “Rudraksha.
Per la pratica di
Gayatri non ci sono restrizioni riguardanti la dieta, il bere alcolici o lo
stato coniugale. L’unica restrizione è che si deve ricevere il mantra da un
“Guru” (Maestro). La pratica di Gayatri è la via verso una disposizione
spirituale. Esso ha un potente simultaneo effetto sul corpo, sulla mente, sui
sensi e nella vita spirituale. Quando praticate il Gayatri mantra dovreste
concentrarvi sulla forma di “Om”, il simbolo delle quattro dimensioni
dell’esistenza umana: conscio, subconscio, inconscio e superconscio. Gayatri
et Om sono ugualmente potenti ma l’azione di Gayatri non è così rapida come
quella di Om. Gayatri fu inteso per le masse in generale, e la ragione di
questo è chiara. La conoscenza dell’uomo esiste simultaneamente in sette
piani differenti. Lo scopo del mantra è quello di trascendere i primi tre
piani, quello fisico, mentale et astrale. Ciò significa che io non esisto
solo in questa forma fisica: ho un’esistenza duplice e triplice. Poi ci sono
i tre piani più elevati o spirituali, seguiti dallo stato ultimo. Quando
l’uomo è in grado di elevarsi, egli trascende ogni corpo fino ad arrivare al
settimo piano. Comunque quelle persone che non sono in grado di far fronte
alle loro situazioni psichiche o emozionali, troveranno problematica questa
trascendenza. Non tutti vogliono trascendere e anche quando uno lo desidera
potrebbe non avere qualificato sé stesso. La trascendenza priva della illuminazione dei primi tre piani è una questione non
molto pratica.
I diversi stati
dell’intelligenza umana vengono riflessi come necessità nella nostra vita
quotidiana. Il riconoscere, il percepire, il ricapitolare e molte altre forme
dell’intelligenza devono essere sviluppate prima di tentare la trascendenza.
I “Veda” sono molto chiari su questo concetto. I “Veda” dicono che
l’individuo deve trascendere la conoscenza materiale solo dopo averla
sviluppata. Tutta l’evoluzione passa attraverso tre stadi diversi. Il più
basso è Tamo Guma, l’inerzia è l’energa potenziale. Sopra questo vi è Rajo
Guna, il dinamismo e la manifestazione, la luce. Questo è seguito da Sattwa
Guna e l’equilibrio nella forza della creazione. Se l’individuo trascende prematuramente, la
sua evoluzione ristagna. Quindi i “Veda” hanno un concetto molto chiaro.
L’ego deve essere dissociato dal Tamo Guma. L’energia potenziale deve
divenire dinamica e manifesta.
Quando ciò si
verifica l’individuo ha desideri, passioni, immaginazioni, cognizioni,
sensazioni, felicità infelicità, paure, insicurezza. Egli conosce molte cose.
Vi è un totale panorama d’azione, i cinque organi di senso, gli organi
motori, tutti gli aspetti del prana, tutti i livelli degli elementi parlano
insieme sul campo, come se tutti i giocatori giocassero una partita di
football. Niente è potenziale, niente è in stato di seme. L’espressione della
cognizione è al massimo. Ai sensi et agli organi motori viene dato una
completa libertà d’espressione. La mente può pensare senza fine. Quando
questa espressione avviene, l’evoluzione al punto di Rajo Guna. A questo
punto se cercate di trascendere ciò avrà rilevanza et un significato. Quindi
“Om” viene considerato adatto solo per poche persone, non per tutti. Mentre
Gayatri è per le masse in generale poiché il suo scopo è quello di creare un
procedimento di espressione, di illuminare i diversi stati della coscienza
umana. La coscienza umana è nel buio totale, come a mezzanotte. Da quell’oscurità
viene l’alba del giorno e la visione interiore, la percezione o la
consapevolezza interiore iniziano.
|